SINOSSI
La storia della musica è anche la storia degli strumenti musicali.
La musica così come la conosciamo nel complesso della formalizzazione grafica e sintattica, nella pluralità dei generi e nella vastità delle composizioni è tra le arti quella che maggiormente vede legata la sua storia alla storia del pensiero scientifico e della tecnologia. Sin dall’antichità si è sempre cercato di definire un modello formale per la scelta delle note dal continuum frequenziale per formare le scale su cui modulare melodie: si tratta di una lunga storia matematico/musicale che va dalle frazioni di numeri interi di Pitagora al temperamento logaritmico di Werkmaister del 1600.
E poi, soprattutto, la Musica si suona con gli strumenti musicali; e gli strumenti musicali sono arnesi meccanici che, nelle loro fattezze, nei principi funzionali e nelle modalità d’uso sono il risultato del complesso di conoscenze del periodo storico che li ha generati. Uno strumento musicale riunisce in sé molti aspetti: meccanica, ergonometria, estetica e compatibilità con gli altri strumenti. Per strumenti come archi, flauti, oboe, fagotto, percussioni, etc.. si può solo dire che sono il risultato di una lenta evoluzione e tracciare lunghi percorsi segnati da interminabili catene di “qualcosa-che-c’era-già-prima”. Per il pianoforte, il sassofono e la chitarra elettrica esiste invece un preciso contesto storico, luogo, data di nascita e paternità ed è possibile delinearne il contributo all’evoluzione, se non addirittura alla nascita, di specifici generi musicali.
