SINOSSI
Percepire è un’operazione di una facilità ingannevole: aprendo gli occhi vediamo un mondo variegato pieno di oggetti, tutti perfettamente definiti sin nei minimi dettagli e stabili nel tempo e nello spazio. Ma i meccanismi sfruttati dal nostro sistema neurale per realizzare questo miracolo percettivo sono tutt’altro che chiari. I nostri occhi si muovono di continuo, spostando l’immagine sulla retina, ma il cervello riesce a calcolare con precisione il numero di oggetti visibili, la loro posizione nello spazio e i cambiamenti del loro aspetto nel tempo. In passato lo spazio, il tempo e il numero sono stati studiati separatamente, e concepiti quali dimensioni indipendenti, ma le ultime ricerche di vari laboratori, incluso il mio, indicano che in realtà esse sono intimamente legate: la determinazione temporale degli eventi dipende dalla collocazione spaziale, e sia il tempo che lo spazio sono strettamente connessi ai numeri. Questi risultati suggeriscono che nel nostro cervello utilizzi un sistema neuronale di metrica percettiva comune fortemente adattativo.